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                                    16ORATORIOil quale ha raccontato la complessa realt%u00e0 del quartiere, parlando delle difficolt%u00e0, delle speranze e delle lotte quotidiane che vi si affrontano rendendoci partecipi del desiderio di tanti giovani di voler riscattare la loro vita e dare la giusta dignit%u00e0 al loro quartiere che per tanti anni %u00e8 stato simbolo della violenza e della criminalit%u00e0 organizzata. Questo incontro ha toccato il cuore di tutti noi, facendoci riflettere sull%u2019importanza della solidariet%u00e0, dell%u2019accoglienza e la bellezza dell%u2019impegno cristiano verso le persone in difficolt%u00e0. La giornata si %u00e8 conclusa con la celebrazione della Messa e il rientro in Hotel, a Pozzuoli, per la cena e la notte. Il 3 gennaio %u00e8 stata la volta di Pompei. La mattina accompagnati da due guide abbiamo visitato gli scavi archeologici: %u00e8 stata per noi l%u2019opportunit%u00e0 di immergerci nella storia dell%u2019antica Roma. Pompei %u00e8 uno degli scavi meglio conservati al Mondo, un%u2019intera citt%u00e0 che contava allora gli abitanti che oggi ha Seriate; davvero impressionante. Qui abbiamo potuto osservare case, botteghe, templi e piazze perfettamente conservati che ci hanno portato indietro di 2000 anni. Dopo il pranzo libero, abbiamo vissuto la visita e la preghiera con la Messa e la Supplica alla Madonna di Pompeial Santuario. Durante la visita abbiamo approfondito la bella figura del Beato Bartolo Longo, che ha dedicato la sua vita alla costruzione del Santuario e alla promozione della devozione mariana, un esempio di conversione e servizio.Il 4 gennaio il pellegrinaggio ha proseguito verso Caserta, per la visita del maestoso Palazzo Reale con le sue splendide fontane e giardini. Successivamente, dopo pranzo, siamo rientrati a Napoli per la visita alle Catacombe di San Gennaro; un luogo di grande valore storico e religioso che ha offerto un%u2019occasione per riflettere sul martirio e sulla testimonianza dei primi cristiani. Le guide si sono soffermate davanti alla tomba di San Gennaro, patrono della Citt%u00e0 e della Diocesi Napoletana, raccontandoci l%u2019affetto che ogni napoletano nutre per il suo Santo Protettore.Il 5 gennaio, dopo una settimana ricca di esperienze, il gruppo ha intrapreso il viaggio di ritorno facendo tappa a Montecassino, abbazia fondata direttamente da San Benedetto e pi%u00f9 volte nel corso dei secoli abbattuta e ricostruita. Abbiamo avuto la grazia di ricevere la testimonianza direttamente dall%u2019Abate il quale ci ha raccontato la bellezza della vita monastica, facendoci capire quanto sia importante per la vita della Chiesa la scelta di questi uomini che, nel silenzio, lavorano e pregano anche per chi non lo fa. Sempre accompagnati dall%u2019Abate abbiamo visitato alcune parti del Monastero. Dopo la Messa con la comunit%u00e0 monastica in canto gregoriano (esperienza che, con mia grande sorpresa, ha colpito positivamente diversi ragazzi) abbiamo pranzato e ci siamo messi in viaggio per il ritorno a casa.Un grande e non scontato ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questo pellegrinaggio: anzitutto al Signore che ci ha accompagnati con la sua grazia, permettendo che tutto si potesse svolgere al meglio; agli educatori, ai genitori che ci hanno affidato i loro ragazzi, a chi, con la preghiera e il sostegno, ci ha accompagnato durante questa esperienza.Personalmente credo che anche il pellegrinaggio di 
                                
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