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                                    12SAN ROCCO IN ALBENZA scendeva a Cabardelli, dove, dopo l%u2019ultima benedizione, alle ore 7,30, saliva sulla macchina per scendere ad Almenno S. Salvatore e recarsi in Roncola dove giungeva puntuale alle ore 8%u201d. Nei decreti il vescovo Piazzi ordinava: per la chiesetta di S. Giuseppe %u201cfar copiare tutti i documenti riguardanti la chiesetta stessa e il relativo quadro di S. Giuseppe, e mandare copia all%u2019ordinario%u201d, curare il canto in chiesa sia da parte della piccola scuola femminile, sia da parte di tutto il popolo. %u201cSi insista contro il vizio della bestemmia, che, con grave scandalo, si lascia imparare anche ai bambini%u201d. 1956. 1-8 gennaio: S. Esercizi uomini, giovani, conferenze alle donne; 22 gennaio: giornata dell%u2019emigrante. %u201cLa prima giornata dell%u2019emigrante %u00e8 stata fatta in Albenza il 22 gennaio con annessa la festa di S. Antonio abate. A mezzogiorno all%u2019Asilo %u00e8 stato fatto il pranzo per gli emigranti%u201d. 20 novembre 1956: arriva in Albenza la televisione. %u201cIl continuo evolversi del progresso ci ha portato alla scoperta ed invenzione della televisione che si %u00e8 diffusa rapidamente ovunque. Albenza per%u00f2 fino ad oggi ne %u00e8 rimasta sprovvista, mentre i suoi tifosi erano costretti a recarsi ad Almenno S. Bartolomeo. Il parroco don Torri ha creduto opportuno installare anche in Albenza un televisore di 23 pollici a 22 valvole dal costo di lire 210.000, marca Geloso. L%u2019iniziativa ha attratto la simpatia e la frequenza della popolazione che alla sera pu%u00f2 godersi onesti sollievi senza recarsi ad Almenno S. Bartolomeo%u201d. Stagione autunnale 1956: Messa vespertina per i cacciatori. %u201cPrimavera-estate 1956: al fine di impetrare da S. Giuseppe la preservazione della tempesta che da 7 anni consecutivi flagella questa povera zona, il parroco ha fatto voto di celebrare ogni mercoled%u00ec a S. Giuseppe a Cacastrone la S. Messa cantata con benedizione della reliquia. Ci%u00f2 che si %u00e8 fatto, ottenendo cos%u00ec la liberazione della tempesta e ottimi risultati%u201d. Ermanno Arrigoni Nel 1955 don Torri presenta la situazione finanziaria della parrocchia: %u201cStato attivo: affitto casa del curato lire 16.000, interesse cartelle lire 1.300, elemosine lire 120.000, stola bianca lire 30.000, stola nera lire 20.000. Stato passivo: spese ordinarie per costruzioni lire 200.000, debito a carico della Chiesa lire 150.000. I debiti si pagano con il sacrificio del parroco, integrati dalle elemosine della popolazione. Non c%u2019%u00e8 il sagrista%u201d.L%u20198 novembre 1955 avveniva la visita pastorale del vescovo Piazzi. %u201cAlle 14,30 mons. Piazzi giungeva a Cabardelli dove la popolazione di Albenza era ad attenderlo. Dopo il ricevimento, la processione saliva alla chiesa dove un bambino dirigeva al vescovo un saluto in poesia sulla soglia della chiesa, mentre la popolazione, addensata sotto il grande tendone, ne seguiva il pensiero. Il vescovo saliva poi all%u2019altare per compiere le cerimonie di rito. Fatte le cresime, il vescovo dirigeva ai bambini e alla popolazione un secondo fervorino, invitando alla pratica della fede cristiana. Dopo le cresime il vescovo ricevei dirigenti dell%u2019Azione Cattolica, poi saliva a visitare l%u2019Asilo. Verso le ore 18,30 il vescovo celebrava la S. Messa; a sera interrogava i bambini sulla dottrina cristiana e trovava pronte risposte e buona preparazione. Dopo la cena, si fermava in sala fino alle ore 0,30 a pregare, leggere e scrivere. Al mattino del 9 novembre per invito del parroco il vescovo riceveva il sig. Tironi Giovanni (Crac) di Cacastrone per ragguagliarlo sulla spinosa questione della chiesina di S. Giuseppe a Cacastrone. Nonostante le concilianti proposte del parroco, il sig. Tironi Giovanni restava irremovibile sulle sue pretese, cio%u00e8 che l%u2019oratorio (la chiesina) di S. Giuseppe era di sua spettanza. Alle ore 7 il vescovo si recava in chiesa per la preghiera e la cerimonia di rito per dare un ricordo ai fedeli. Alle 7,25 lasciava la chiesa accompagnato dal parroco e dal popolo, Don Pietro Torri(1952-1964)Parroci di Albenza 67%u00aa parte %u2013 continua%u2026
                                
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