Page 21 - Demo
P. 21
21TESORI DI CASA %u2026 Continuiamo il nostro cammino tra le santelle percorrendo la valle del Tornago nei pressi del ponte di BarlinoSANTELLA CON CROCE AL PONTE DI BARLINONell%u2019ultimo percorso che ci ha portato a conoscere le nostre Santelle abbiamo esplorato un breve tratto della misteriosa valle del Tornago, nella quale sono incastonate due tra le pi%u00f9 particolari edicole di Almenno. Intorno a loro si mescolano leggende paesane, storie consegnate da una generazione all%u2019altra %u2013 e che quindi hanno assunto coloriture differenti a seconda delle epoche e delle lingue narranti -, e aneddoti che intrecciano la storia delle frazioni attigue a quella di Almenno tutta. Fortunatamente la raccolta di testimonianze orali che abbiamo aperto in questa occasione (che stiamo ancora raccogliendo, saranno le benvenute!), si %u00e8 incrociata alla certezza storica, rendendo ancora pi%u00f9 affascinante la nostra ricerca. Doveroso per questo ricordare il contributo di Arrigoni sulle pagine del bollettino Parrocchiale del Dicembre dell%u2019anno 2013, e l%u2019Archivio Parrocchiale), La prima edicola che abbiamo lambito il primo Settembre 2024 %u00e8 visibile attraversando il Ponte di Barlino alla luce del giorno, posando lo sguardo verso destra, sulla strada antica. E%u2019 la Santella che segna, fin dalla sua edificazione nel 1630, non uno, ma due confini: il confine ideale tra Lemine inferiore e Lemine superiore (Almenno S. Bartolomeo e Almenno S. S., che si erano divisi 30 anni prima), e il confine del borgo abitato della contrada di Lemine, prima di addentrarsi nella valle di Barlino. Della Cappella della Valle di Barlino abbiamo la prima notizia in un documento dell%u2019Archivio parrocchiale riportante i morti dal 1628 in avanti. In questo documento si narra che il 3 settembre 1630, il giovane Antonio %u201cSalvianus%u201d, di 12 anni, %u201cmoriva%u201d in una cappella %u201cposita in valli Barlini%u201d. La cappella era dunque gi%u00e0 esistente all%u2019epoca della peste del 1630, portata dai Lanzichenecchi, insieme ai loro violenti saccheggi. La peste dell%u2019epoca aveva dimezzato la popolazione: prima della peste il paese contava 567 persone (dall%u2019archivio storico di Bergamo); durante l%u2019epidemia, che era durata meno di un anno, erano morti 269 almennesi. Il sacerdote di allora, don Bernardino Passera, parroco 40 anni ad Almenno dal 1628 al 1668, segn%u00f2 uno per uno i nomi dei morti, ancor oggi conservati nel nostro archivio parrocchiale. Ed %u00e8 qui che troviamo il nome del giovinetto Antonio Salvianus. Il parroco usava annotare anche il luogo di sepoltura dei defunti: orti, boschi, cappelle, intorno alla chiesa, lungo il Tornago, cos%u00ec del giovinetto conosciamo il Santella del Crocifisso alla destra del ponte di Barlino, sulla strada anticaBenedizione della Santella al Ponte di Barlino. foto della famiglia di Paola, presente con la classe 2AUn affondo nella storia della santella al ponte di Barlino: 18 Ottobre 1985